
Globuli rossi (o eritrociti o emazie)
I globuli rossi hanno principalmente la funzione di trasportare, grazie a una proteina specializzata chiamata emoglobina, l’ossigeno ai tessuti eliminando l’anidride carbonica. Sono costituiti per il 65% di acqua e per il 35% di sostanze solide (95% di emoglobina e 5% di lipidi, enzimi). Non posseggono il nucleo, sono plastici (per riuscire ad attraversare i capillari) e sulla loro superficie sono presenti gli antigeni dei gruppi sanguigni.
Dimensioni | Diametro 7,5 millesimi di mm (con uno spessore di 2 millesimi di mm) |
Quantità | Tra i 4,2 ed i 6 milioni per mm3. Un adulto possiede circa 30.000 miliardi di globuli rossi che, se venissero allineati, formerebbero un filo di 190.000 km… Circa 5 volte e mezza la circonferenza della Terra! |
Produzione | Midollo osseo |
Vita media | 120 gg circa |
Conservazione | Post donazione le emazie concentrate vengono conservate in appositi frigoriferi a una temperatura fra i +2°C e i +6°C. Per un massimo di 42 giorni a seconda della soluzione additiva presente nella sacca. I globuli rossi possono essere conservati anche congelati a –60°C per anni. |
Globuli bianchi (o leucociti)
I globuli bianchi hanno una funzione di difesa dell’organismo, sia direttamente distruggendo le sostanze estranee penetrate nell’organismo sia producendo anticorpi.
Sono divisi in granulociti (40-82% dei globuli bianchi, a loro volta suddivisi in neutrofili, basofili ed eosinofili), linfociti (0-10% dei globuli bianchi) e monociti (20-45% dei globuli bianchi).
Dimensioni | Diametro dai 7 ai 15 millesimi di mm a seconda della tipologia (con uno spessore di 2 millesimi di mm) |
Quantità | Tra i 4.000 ed i 10.000 per mm3 |
Produzione | Midollo osseo e linfonodi |
Vita media | Qualche ora i granulociti, 1-2 gg i monociti, decenni i linfociti della memoria |
Conservazione | Post donazione sono conservati ad una temperature ambienta tra i +20°C e i +22°C. Con utilizzo entro poche ore dalla donazione e comunque entro massimo 24 ore. |
Piastrine (o trombociti)
Le piastrine hanno la fondamentale funzione di coagulazione del sangue nei processi riparativi e di cicatrizzazione. Rappresentano i più piccoli elementi del sangue.
Dimensioni | Diametro dai 1 a 3 millesimi di mm |
Quantità | Tra i 150.000 ed i 400.000 per mm3 |
Produzione | Midollo osseo |
Vita media | 8-10 gg circa |
Conservazione | Post donazione sono conservati ad una temperature ambiente tra i +20°C e i +22°C su apposite piastre oscillanti che ne permettono la continua agitazione, con utilizzo entro massimo 5 gg. |
Plasma
Il plasma rappresenta la componente liquida del sangue grazie alla quale le cellule sanguigne possono circolare. Si tratta di un liquido trasparente di colore paglierino composto prevalentemente da acqua (oltre il 90%), nella quale sono disciolte e veicolate molte sostanze quali proteine, zuccheri, grassi, sali minerali, ormoni, vitamine, anticorpi e fattori della coagulazione… tutte sostanze necessarie per il metabolismo e la vita.
A differenza della parte corpuscolare, il Plasma viene conservato a rigide temperature di –25°C per un massimo di 24 mesi dalla donazione
Dal plasma donato si possono ottenere, mediante frazionamento industriale, alcune sostante importantissime ai fini trasfusionali:
Gruppi sanguigni e fattore RH
I gruppi sanguigni furono scoperti da Karl Landsteiner (biologo austriaco) nel 1900 grazie alla presenza sulla superficie dei globuli rossi di determinate sostanze, dette antigeni dei gruppi sanguigni, ereditate geneticamente dai genitori. La scoperta portò alla determinazione dei gruppi A, B e 0, e nel 1902 del gruppo AB. Tali scoperte gli valsero il Premio Nobel per la medicina nel 1930.
Si derminarono pertanto due antigeni A e B, da cui ne derivarono i 4 gruppi sanguigni che oggi conosciamo:
Poichè il sistema immunitario di un organismo non reagisce contro i propri antigeni, mentre contri gli altri produce anticorpi, nel siero (parte liquida del sangue) delle persone sono presenti anticorpi, detti “naturali”, rivolti contro gli antigeni “opposti” ai propri. A tali gruppi, si aggiunse una ulteriore scoperta (nel 1940 sempre da parte di Landsteiner ed Alexander Wiener), quella del fattore RH, ovvero la presenza di un antigene sui globuli rossi responsabile della Positività o Negatività.
Per tali motivi, prima del 1900 molte erano le reazioni avversi in caso di salasso e reinfusione di sangue non compatibile, causando vere e proprie sindromi di rigetto. Si può pertanto affermare che grazie alla scoperta dei Gruppi Sanguigni e del successivo Fattore RH, si inizia a parlare di vera e propria “pratica trasfusionale”.
Prima di effettuare ogni trasfusione, è indispensabile verificare la compatibilità tra donatore e riceventi.
Tutti conoscono che AB è ricevente universale e 0 donatore universale, ma quale è la giusta combinazione tra ricevente e donatore dei gruppi?
La tabella sotto vi può aiutare.
Riceventi | Donatori | |||||||
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0 RH – | 0 RH + | A RH – | A RH + | B RH – | B RH + | AB RH – | AB RH + | |
0 RH – | ✔ | x | x | x | x | x | x | x |
0 RH + | ✔ | ✔ | x | x | x | x | x | x |
A RH – | ✔ | x | ✔ | x | x | x | x | x |
A RH + | ✔ | ✔ | ✔ | ✔ | x | x | x | x |
B RH – | ✔ | x | x | x | ✔ | x | x | x |
B RH + | ✔ | ✔ | x | x | ✔ | ✔ | x | x |
AB RH – | ✔ | x | ✔ | x | ✔ | x | ✔ | x |
AB RH + | ✔ | ✔ | ✔ | ✔ | ✔ | ✔ | ✔ | ✔ |
In donazioni di emergenza è comunque possibile trasfondere unità di globuli rossi concentrati 0 negativo indipendentemente dal gruppo del ricevente.